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ACUSMATICA

L’apparizione di tre rughe

(2001) versione elettroacustica  [11’34”] [CD Stradivarius STR 33634]

Prima esecuzione assoluta: Festival “Il Giardino della Musica”, Palazzina Liberty, Milano, 13 giugno 2001

Realizzata con una borsa della Rockefeller Foundation

Dall’amicizia e dall’ammirazione per il virtuosismo della chitarrista Elena Casoli nascono i 5 frammenti che compongono l’opera: sono stati scritti per svolgere ciascuno funzione di interludio, quasi in senso teatrale, durante i suoi concerti. L’intenzione era quella di creare qualcosa che fosse allo stesso tempo una continua allusione a strumenti e stili chitarristici diversi per epoca e linguaggio, ma sufficientemente astratto per adattarsi a qualsiasi pezzo di altro autore suonato dal vivo senza influenzarne l’ascolto.

Sull’idea di incrocio, di accoppiamento fra strumenti e stili, ho registrato musiche tratte dai repertori ottocentesco, flamenco, blues, sudamericano, rock, jazz, barocco, suonate da Elena Casoli sia sugli strumenti per cui erano state scritte, sia su strumenti e con modalità completamente estranianti. Così, per esempio, l’interpretazione di Eric Clapton per Crossroads è stata suonata su un arciliuto, mentre un Minuetto di Paganini sulla chitarra elettrica con distorsore, oppure una siguiriya eseguita a “tambora” su una chitarra americana a corde di metallo e uno studio di Sor con il wah-wah.

Sull’idea di incrocio fra segnale di eccitazione e caratteristiche di risonanza dei diversi strumenti ho poi lavorato nella prima fase di trasformazione dei suoni. Così l’eccitazione di una chitarra elettrica che suona Nuages di Django Reinhardt viene fatta “accoppiare” con la cassa armonica di un arciliuto che risuona di un Choro di Barrios. Attraverso varie tecniche di filtraggio e di analisi-sintesi ho infine conferito diversi gradi di astrazione per cambiare i segni caratteristici, e quindi riconoscitivi,  dei materiali di partenza.            

Dal punto di vista formale la successione dei cinque frammenti vede crescere sia la durata (30”, 1’, 2’, 3’, 5’) che il numero di voci, corrispondenti ad altrettanti stili/strumenti (7, 6, 9, 18, 28) e organizzate secondo il seguente disegno:

L’opera è stata realizzata durante una residenza offerta dalla Fondazione Rockefeller e con le apparecchiature dello studio di musica elettronica della sua sede in Bellagio, in particolare con i programmi Marcohack, Soundhack e Csound.