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STRUMENTI ED ELETTRONICA

Stecche

(2008) per pianoforte, iperviolino e live electronics [12’]

Prima esecuzione assoluta: Sala Tartini del Conservatorio “Giuseppe Tartini”, Trieste, 24 novembre 2010

Pianoforte: Gianni Della Libera

Live electronics: Roberto Doati

Realizzata con una borsa della Kulturhuset USF di Bergen (N)

La parte per pianoforte si basa su l’opera 72 di Grieg Slåtter, danze contadine norvegesi per pianoforte (nn. 1, 6 e 14). Nelle prime due parti il pianista suona lo strumento con la sola mano sinistra, mentre sul polso della mano destra è fissato il braccialetto dell’Iperviolino, un insieme di sensori e convertitore analogico-MIDI costruita da Matteo Ricchetti per la mia composizione bastone armonico (1999) per violino ed elettronica. Si tratta in un certo senso di un’estensione dello strumento acustico che permette di rilevare il gesto dell’esecutore e utilizzarlo come controllo per cambiare i parametri dell’elettronica.

Qui il pianista mima il gesto del violinista che tira l’arco in quanto i pezzi dell’opera 72 sono trascrizioni (meglio: riscritture) di musiche popolari nate per il caratteristico violino norvegese chiamato Hardingfele, dotato di 4 o 5 corde di metallo che vibrano per simpatia al di sotto delle convenzionali 4 corde tese sulla manico. Nella terza parte della composizione il braccialetto è sul polso sinistro e il pianista suona con entrambe le mani.

Le tre parti hanno un grado di complessità crescente di elaborazione dei materiali di Grieg: citazione di semplici articolazioni (1), riscrittura vicina all’originale (2), grande deformazione (3).

La parte elettronica sostanzialmente crea le risonanze tipiche dell’Hardingfele che si sovrappongono o moltiplicano con quelle del pianoforte attraverso il controllo gestuale del pianista.

L’opera è stata realizzata durante una residenza presso il Kulturhuset USF di Bergen (Norvegia).