(2009) per video e live electronics [7′]
Prima esecuzione assoluta: Conservatorio di musica “F.A.Bonporti”, Riva del Garda, 21 novembre 2010
Video e live electronics: Roberto Doati
Commissione Conservatorio di musica “F.A.Bonporti” di Trento, sede di Riva del Garda
La struttura a gradini del macrocosmo corrisponde alle diverse facoltà conoscitive: senso, immaginazione, ragione, discernimento, comprensione, verbo. La scala non procede oltre perché…
Commissionata dal Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento (Sezione di Riva del Garda) per l’anno delle celebrazioni di Galileo, è la realizzazione in suoni e immagini del punto di vista aristotelico-tolemaico, ossia geocentrico. Ritengo infatti che sotto molti aspetti viviamo un’epoca più facilmente riconducibile al Medioevo che al Seicento.
Ecco perché:
- le immagini si alternano fra superfici rigide e superfici curve;
- l’uso esclusivo del blu (le stelle azzurre sono quelle più vicine alla Terra);
- uso solo suoni di strumenti acustici isolati da opere di autori del XX secolo. Solitamente si associano i suoni elettronici a quelli provenienti dallo spazio; quelli presenti in quest’opera, invece, sono i suoni che si dovrebbero secondo me sentire orbitando intorno alla Terra.
La musica è un omaggio al compositore che ha scritto le musiche più vicine all’immagine di un cielo stellato: John Cage. I suoni sono elaborati in tempo reale attingendo da generatori di numeri casuali per produrre i valori di durata e altezza. La loro simultaneità è totalmente affidata all’interprete, anche se sarà comunque impossibile costruire frasi musicali di ampio respiro. Idealmente possono quindi esistere infinite versioni di La scala non procede oltre, così come infinite sono le stelle o per lo meno finché l’essere umano ne scoprirà di nuove.
Grazie a Luciano Berio, Anthony Braxton, John Cage, Don Cherry, Ornette Coleman, Miles Davis, Dumitru Fărcaş, Morton Feldman, Charlie Haden, German Kuular, Bruno Maderna, Olivier Messiaen, Charles Mingus, Harry Partch, Andrei Popa, Steve Reich, Alexander Salchak, Giacinto Scelsi, Robert Schumann, Salvatore Sciarrino, Fernando Sor, Edgar Varése, Lui Pui-Yuen, Iannis Xenakis, con la speranza che copiare i maestri nel chiuso dei nostri eremi, aiuti a preparare un Nuovo Rinascimento.