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ACUSMATICA

Una Storia chimica

(1987-89) per suoni sintetici e concreti [15’]

Prima esecuzione assoluta: “Avevamo nove oscillatori…”, Civica Scuola di Musica di Milano, 18 novembre 1989

Questa opera è una storia perché è vissuta da individui che scelgono (o non scelgono) forme di organizzazione diverse. Alcuni, raggiunta una situazione stabile, tendono a perdere la propria identità (o meglio non tentano di formarne una originale) per unirsi in strutture ordinate, simmetriche, regolari. Pur avendo un’origine comune, altri scelgono di arricchire la propria personalità, anche attraverso il confronto con gli altri, ma mai con l’intento di mescolarsi a essi. Infine alcuni non cercano nè un’organizzazione interna nè una esterna, e si aggirano “inquie­ti” in un continuo legarsi e sciogliersi. È una Storia perché contiene concreti frammenti di storia.

È chimica perché è facile stabilire una corrispondenza fra la scienza che studia la formazione, la composizione, la struttura delle sostanze naturali e artificiali e la musica che forma i propri suoni a partire dall’ “atomo” sonoro. Dall’insieme degli elementi primari hanno origine molecole e composti stabili e instabili, attraverso legami forti e legami deboli. Talvolta i composti incontrano sostanze in grado di scioglierne i legami proiettando i singoli elementi in direzioni imprevedibili.

È Una Storia chimica perché a partire da un unico insieme di frequenze si formano suoni armonici, che privilegiano l’organizzazione temporale unendosi fra loro in strutture ritmi­che; suoni inarmonici, che attraverso una continua trasformazione della propria organizzazione interna si configurano come timbri molto dinamici; glissandi, che muovendosi nello spazio frequen­ziale mutano continuamente spettro, armonico o inarmonico, senza mai raggiungere uno stato di quiete.

È  un omaggio all’altra rivoluzione francese: quella chimica di Lavoisier.

L’opera è stata realizzata presso il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova.